Lo sviluppo armonico e capillare delle reti di nuova generazione rappresenta una priorità strategica dell’azione del MISE. Anche su questo fronte ci troviamo in un momento cruciale di passaggio dalla fase di sperimentazione, meritoriamente avviata dall’Italia sin dal 2017, al lancio di servizi commerciali da parte degli operatori che hanno investito e stanno investendo ingenti risorse finanziarie per lo sviluppo delle nuove reti. Il 5G trasformerà in maniera radicale significative porzioni del tessuto industriale del Paese favorendo le comunicazioni macchina-macchina e consentendo la creazione di nuovi servizi ad elevata intensità tecnologica. In questo processo il MISE ha avuto, sta avendo, e avrà un ruolo determinante tanto a livello di politiche per le telecomunicazioni quanto, più in generale, in relazione alla definizione complessiva delle politiche industriali del Paese.
Come noto, il 2 ottobre 2018 si è conclusa la gara per l’assegnazione delle frequenze nelle bande 700MHz, 3.7GHz e 26GHz in coerenza con il 5G Action Plan Europeo per un ammontare complessivo delle offerte pari a 6.5 miliardi di euro, confermando la presenza dell’Italia tra i paesi leader in Europa per lo sviluppo del 5G.
Con decreto del 5 ottobre 2018 il MISE ha inoltre approvato il Nuovo Piano nazionale di ripartizione delle frequenze per favorire la transizione verso la tecnologia 5G.
In considerazione dello sviluppo dei sistemi 5G, considerati un obiettivo strategico nazionale, prosegue il monitoraggio delle sperimentazioni 5G autorizzate dal Ministero nelle città Bari, L’Aquila, Prato, Matera, Milano, in virtù di quanto previsto dall’aggiudicazione – a seguito di procedura selettiva ad evidenza pubblica avvenuta nel 2017 – dei progetti per la realizzazione di sperimentazioni pre-commerciali nella porzione di spettro 3.6 – 3.8 GHz.
Tali sperimentazioni vengono monitorate dal Ministero, con il supporto tecnico della Fondazione Ugo Bordoni. Il 2018 è stato prevalentemente incentrato sulla realizzazione delle nuove reti, mentre quest’anno le attività si sono incentrate sui casi di applicazione nei diversi campi: dalla salute (diagnostica remota, ospedali di e-learning), all’industria (digitalizzazione dei processi, robotica collaborativa, catena di produzione), al monitoraggio ambientale (ambiente intelligente, infrastrutture intelligenti), alla mobilità e alla sicurezza stradale (guida assistita, logistica, monitoraggio della superficie stradale), al turismo e alla cultura (visite virtuali, realtà aumentata), all’agricoltura (agricoltura di precisione, monitoraggio della produzione – basato sulla tecnologia blockchain), alla sicurezza pubblica (sicurezza della popolazione e supporto per l’applicazione della legge), a porti e città (monitoraggio, logistica, ecc.); all’energia (smart grid e ottimizzazioni), alle università (campus intelligente).
Tutte le infrastrutture di rete previste sono state realizzate e le sperimentazioni dei servizi prima citati sono in linea con il cronoprogramma stabilito.
Il forte interesse degli operatori per lo sviluppo del 5G ha portato anche all’avvio di sperimentazioni private che si sono affiancate alle sperimentazioni ufficiali del MISE, in particolare in tema di sicurezza delle infrastrutture stradali e smart road.
Il MISE ha creato quindi tutte le condizioni per il prossimo lancio commerciale dei servizi 5G prestando una particolare attenzione alla tutela degli interessi strategici nazionali attraverso una normativa ad hoc che garantisca la sicurezza delle nuove reti e che in questa fase abbiamo il compito di rendere pienamente operativa in tempi rapidi.